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Il senso che Dio da’ al lavoro

Come possiamo leggere dalla Bibbia, Dio lavorò sei giorni per la creazione del mondo, di tutto l’universo e per tutte le cose belle che vediamo e il settimo giorno si riposò. “Il settimo giorno, Dio compì l’opera che aveva fatta, e si riposò il settimo giorno da tutta l’opera che aveva fatta.”  ( GENESI 2:2) Dio vide che tutto quello che aveva fatto era molto buono, e così fece con Adamo.  Lo pose nel giardino dell’Eden perché lo lavorasse e se ne prendesse cura. Anche quando fu cacciato dall’Eden per la sua disubbidienza, Dio lo mando via e gli impose che lavorasse la terra da cui era stato tratto con sudore e difficoltà.  Nei dieci comandamenti che Dio scrisse per il popolo d’Israele, leggiamo che il quarto parla proprio del lavoro: “Ricordati del giorno del riposo per santificarlo. Lavora sei giorni e fa’ tutto il tuo lavoro, ma il settimo è giorno di riposo, consacrato al SIGNORE Dio tuo; non fare in esso nessun lavoro ordinario, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, ...

Questione di tempo o questione di cuore?

Il tempo L’uomo da sempre vive nella sua limitata dimensione terrena: ogni sua azione è scandita dal tempo che passa;  si guarda allo specchio e scopre, giorno per giorno, i segni che il tempo lascia sul volto scorrendo inesorabilmente.  L’attesa di una notizia, di un figlio, di una persona cara, a volte sembra dilatare la percezione del tempo o restringerla.  I minuti sono sempre di 60 secondi ma per chi ha un lavoro urgente da sbrigare sono nulla, mentre per chi è rinchiuso magari in una cella, sono interminabili.  Le ambulanze corrono veloci, hanno la precedenza assoluta non avendo l’obbligo di rispettare alcun segnale, perché in quel momento esiste un solo obiettivo: salvare la persona soccorsa!  E bisogna fare in fretta, altrimenti potrebbe essere troppo tardi: è tutta una questione di tempo! Non così per Gesù Il verso oggetto della meditazione riporta le identiche parole che le due sorelle di Lazzaro, Marta e Maria, riferirono a Gesù:  “Se tu fossi...

Crisi di identità

“Infatti verrà il tempo che non sopporteranno più la sana dottrina, ma, per prurito di udire, si cercheranno maestri in gran numero secondo le proprie voglie”.  ( 2 Timoteo 4:3) Nel contesto della nostra vita spirituale, la Parola di Dio mette in risalto una realtà molto importante che spesso ci troviamo a considerare a causa dei cambiamenti della società e dell’influenza che essa esercita nelle nostre vite.  Una crisi di identità spirituale è un periodo di confusione, smarrimento o insoddisfazione della propria fede o del proprio senso di sé.  Può essere causata da vari fattori, come cambiamenti nella vita, malattie, traumi, dubbi, perdite o crisi esistenziali.  Una crisi di identità spirituale può portare a una revisione dei propri valori, interessi, relazioni e scopi, oppure alla ricerca di nuove forme di spiritualità.  1. Non sopportare più… L’Apostolo Paolo evidenzia con forza la realtà di un tempo nel quale la Chiesa attraversa una situazione di “cris...

NOW BRIEF: Psicologo Digitale

«Ogni cosa mi è lecita, ma non ogni cosa è utile. Ogni cosa mi è lecita, ma io non mi lascerò dominare da nulla.» 1 Corinzi 6:12 Viviamo in un mondo always on – sempre connesso, sempre veloce, sempre distratto. Le notifiche ci chiamano, gli algoritmi ci studiano, e senza rendercene conto, passiamo più tempo a scorrere che a vivere.  La tecnologia è uno strumento potente, ma se non la gestiamo con saggezza, rischia di rubarci il presente, le relazioni e persino la nostra intimità con Dio. Come possiamo vivere con intenzionalità in un’epoca digitale? Ecco un brief – una guida rapida – per riprendere il controllo della tua giornata, mettendo Dio al primo posto anche nell’era degli smartphone. La Realtà: Come la tecnologia sta cambiando la nostra vita Negli ultimi decenni, la tecnologia ha fatto passi da gigante, influenzando profondamente ogni aspetto della nostra vita quotidiana: comunicazioni , intrattenimento, salute e lavoro.  Non possiamo negarlo: la tecnologia ha trasfor...

COSTA D’AVORIO: La missione che ha ridisegnato la mia fede

Pace a tutti, mi chiamo Paolo Melluso , sono un ragazzo di 20 anni e sono membro della chiesa evangelica ADI Acerra.  Ringrazio Dio per come quest’anno - precisamente a Marzo 2025 – ho avuto l’opportunità di partecipare ad un’esperienza Missionaria nella Costa D’Avorio. Accompagnato da un gruppo di fratelli e sorelle di diverse chiese, abbiamo colto l’occasione per essere in visita dal fratello Imbimbo Antonio (Missionario ADI in Costa D’Avorio) dove abbiamo avuto modo di vedere da vicino l’opera che il Signore gli dà grazia di svolgere in quel Territorio.  Questa decisione è stata il frutto di un desiderio che avevo nel cuore sin dall’anno scorso.  Nella mia famiglia, molti miei parenti hanno avuto l’opportunità di vedere come l’opera missionaria si svolga in diverse zone del mondo.  Questi oltre che a trasmettermi la curiosità di scoprire come le diverse culture si interfaccino con l’evangelo, hanno fatto nascere in me un sentimento di voler vedere in prima persona...

L’esperienza con Dio si fa nel mondo reale (e i social non bastano)

In psicologia , l'estinzione è un processo mediante il quale un comportamento che non viene rinforzato cessa di prodursi.  The Extinction of Experience (nome usato dagli esperti) ha un sacco di altre lamentele sulla tecnologia moderna.  Le persone non fissano più il vuoto mentre aspettano. Stiamo perdendo il talento per la comunicazione analogica, faccia a faccia. I primi ad avere disagi sono proprio i bambini, dove nel periodo dell’apprendimento invece di fare “ esperienze ” di gioco all’aperto, di conoscersi, ti toccare con mano, li chiudiamo in uno spazio circoscritto, con il virtuale a portata di mano, portando non poche conseguenze. Reale vs. Virtuale : L’Umanità sta Perdendo il Contatto con la Vera Esperienza? Ci troviamo di fronte ad un cambiamento storico rilevante ai fini dell'esperienza reale che spazia da una conoscenza di eventi, fatti, amicizie e addirittura comprende anche l'area del gioco.  Spesso ci si ritrova insieme ma senza sapere come passare il temp...

FAMIGLIA DINK: Scelta o Egoismo?

Negli ultimi anni il fenomeno delle famiglie DINK (Double Income, No Kids) ha assunto proporzioni sempre più significative: si tratta di coppie che scelgono, di comune accordo, di non avere figli pur avendo entrambi un’entrata economica e, pertanto, la possibilità finanziaria di crescere la prole.  È una tendenza che sembra essere una scelta di vita sempre più diffusa e consapevole, un modello relazionale sempre più ambito.  Quali sono le cause alla base di questo fenomeno? Le cause del fenomeno DINK sono molteplici. Innanzitutto, c’è la questione economica: avere figli è un impegno finanziario significativo, e molte coppie non si sentono di voler affrontare questo costo. Inoltre, molte coppie scelgono di non avere figli per mantenere la loro libertà, la loro autonomia.  La decisione, quindi, di non avere figli , dà l’illusione a queste coppie di godere di una maggiore libertà economica e personale, permettendo loro di dedicarsi più agilmente alle proprie passioni, ai ...