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Questione di tempo o questione di cuore?


Il tempo

L’uomo da sempre vive nella sua limitata dimensione terrena: ogni sua azione è scandita dal tempo che passa; 

si guarda allo specchio e scopre, giorno per giorno, i segni che il tempo lascia sul volto scorrendo inesorabilmente. 

L’attesa di una notizia, di un figlio, di una persona cara, a volte sembra dilatare la percezione del tempo o restringerla. 

I minuti sono sempre di 60 secondi ma per chi ha un lavoro urgente da sbrigare sono nulla, mentre per chi è rinchiuso magari in una cella, sono interminabili. 

Le ambulanze corrono veloci, hanno la precedenza assoluta non avendo l’obbligo di rispettare alcun segnale, perché in quel momento esiste un solo obiettivo: salvare la persona soccorsa! 

E bisogna fare in fretta, altrimenti potrebbe essere troppo tardi: è tutta una questione di tempo!


Non così per Gesù

Il verso oggetto della meditazione riporta le identiche parole che le due sorelle di Lazzaro, Marta e Maria, riferirono a Gesù: “Se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto”.

In effetti stavano addebitando al Signore la causa della morte del proprio caro fratello: se da un lato credevano che Egli avrebbe potuto fare qualcosa, dall’altro ormai si rassegnavano al fatto che Gesù fosse arrivato troppo tardi. 

Ma gloria a Dio di come Gesù, essendo il Signore, non è soggetto alle limitazioni del tempo così come lo siamo noi: “Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno (Ebrei 13:8).


È una questione di cuore

Parlando a Marta di resurrezione e di credere per vedere la gloria di Dio (cfr. Giovanni 11:25,40), quando lei ancora una volta ne faceva una questione di tempo dicendo: “Signore, egli puzza già, perché siamo al quarto giorno” (Giovanni 11:39).


Gesù invece ne fa una questione di cuore

Per lui il tempo che passa non è un problema, il vero problema è quando non ci fidiamo di Lui con tutto il cuore; certo noi siamo ancora limitati in questa esistenza terrena ma col Signore siamo proiettati nella realtà della vita eterna, senza essere assillati dal tempo che scorre. 

Un giorno un capo della sinagoga, Iairo, aveva una figlia che stava per morire, non c’era tempo da perdere! Non esistevano ambulanze ma l’urgenza lo spinse da Gesù per chiedergli di venire a casa sua. 

Ancora una volta, però, coloro che erano della casa di Iairo ne fecero una questione di tempo, passato il quale non c’è più nulla da fare: “Tua figlia è morta; non disturbare più il maestro” (Luca 8:49).

Ebbene le parole autoritarie ed amorevoli del Signore abbatterono ogni perplessità legata al tempo ormai trascorso, incoraggiando invece il cuore di Iairo dicendo: “Non temere; solo abbi fede, e sarà salva” (Luca 8:50). 

Caro lettore: non temere! Per Gesù il tempo non è mai stato e non sarà mai un problema; noi, spesso, per cercare delle soluzioni dobbiamo correre. 

Lui invece ci ferma, ci rassicura e ci fa comprendere che anche nelle più svariate prove ed afflizioni, Egli è il Signore del tempo e che è tutta una questione di cuore! “Credi tu questo?” Giovanni 11:26




Articolo scritto da: Pietro Esposito
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