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Disconnessi da Dio: la silenziosa schiavitù dello smartphone

Nell'era digitale odierna, un'epoca di progresso tecnologico, con tutti i suoi splendori e le sue comodità, l'uso dello smartphon e è diventata una preoccupazione crescente.  È un' abitudine apparentemente innocua, silenziosa ma che può rapidamente trasformarsi in una vera e propria dipendenza, devastando la nostra salute mentale e fisica, le nostre relazioni e la nostra produttività.  Il nostro uso malsano degli smartphone rivela la nostra incapacità di aspettare pazientemente.  Rivela il nostro desiderio di rumore e la riluttanza ad ascoltare in silenzio.  Rivela un cuore guidato dalla comodità che cerca la via di minor resistenza. Come cristiani, è essenziale esaminare questo problema attraverso la lente della Scrittura ed esplorarne le implicazioni sulla nostra vita spirituale A un livello più profondo, e forse anche peggio, rivela un appetito sempre più debole per Dio.  Siamo spiritualmente obesi e troppo sazi dei piaceri di questo mondo.  Le nostre m...
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CLARA BARTON: L’angelo del campo di battaglia

Uno spirito profondamente umanitario è ciò che ha contraddistinto la vita di una donna che, guidata da un’intensa devozione, ha aiutato i più bisognosi in un coraggioso percorso di servizio. Clarissa Harlowe Barton, conosciuta come Clara, è una delle donne più onorate della storia americana. Nata il 25 dicembre 1821 a North Oxford, Massachusetts, Clara Barton era la quinta figlia di Stephen e Sarah Barton.  Dopo una prima carriera nell’insegnamento, Clara si trasferì a Washington, dove trovò impiego presso l’ufficio brevetti degli Stati Uniti. È stata una delle prime donne a lavorare per il governo federale con uno stipendio pari ad un uomo. Clara viveva ancora a Washington quando iniziò la guerra civile americana nel 1861. Nei campi di battaglia Nei campi di battaglia la portò la sua natura umanitaria, lì dove si combatteva, implorò  i generali dell’Unione di lasciarla andare in prima linea per assistere i feriti.  Le fu detto  che “un campo di battaglia non è pos...

Il tempo giusto

Viviamo in un mondo in costante e frenetica evoluzione, dove i valori sembrano cambiare con la velocità di una notifica sullo smartphone. In questo contesto, come giovani credenti, possiamo trovarci a dubitare della rilevanza del nostro messaggio.  Questa riflessione vuole essere un invito a riscoprire la potenza immutabile del Vangelo in un'epoca che ha più che mai bisogno di un fondamento solido.  Il messaggio di Cristo non è un relitto del passato, ma la risposta eterna ai bisogni più profondi del cuore umano. L’epoca moderna e la corsa del tempo L’epoca moderna è caratterizzata dalla velocità, tutto va veloce, anzi tutto corre in un click …pensieri, parole, stati d’animo, acquisti e tanto altro.  La vita va di fretta, è tutto scandito dal tempo che l’uomo rincorre, per ogni cosa si cerca di trovare soluzioni veloci, tutti hanno troppo da fare.  Le notizie si susseguono senza tregua e nei discorsi della gente c’è un sentimento comune “dove andremo a finire!”. L...

Oltre lo Specchio: una lotta con il cibo e il proprio corpo

Viviamo in una società che ci bombarda di modelli da seguire: ci dice come dovremmo apparire, cosa  mettere nel piatto e quale immagine mostrare agli altri.  Così, il nostro valore sembra spesso ridotto a  numeri: il peso, la taglia, i like sui social. Ma la verità è che, come figli e figlie di Dio, la nostra identità non  si fonda su queste misure esteriori: si trova unicamente in Cristo.  I disturbi alimentari come anoressia,  bulimia o abbuffate compulsive, sono ferite profonde e complesse, che toccano molti giovani, anche  all’interno delle nostre chiese e comunità. Radice Spirituale Un disturbo alimentare, di qualsiasi tipo, non si manifesta solo attraverso comportamenti visibili, ma  spesso nasconde dinamiche spirituali profonde. Possiamo individuare principalmente due aspetti: 1) Quando il corpo e l’immagine esteriore diventano l’oggetto principale dei nostri pensieri e  obiettivi e quindi si trasformano in un “idolo”: qualcosa a ...

Il Culto: partecipazione, non spettacolo.

“Non conformatevi a questo secolo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza quale sia la volontà di Dio, la buona, gradita e perfetta volontà.” Romani 12:2 In una società ipertecnologica come la nostra, gli strumenti tecnologici sollevano sempre nuovi interrogativi.  Ci si chiede se, appunto, sia utile che un credente faccia riprese con il cellulare nel pieno svolgimento di un culto.  Forse bisognerebbe ricordare cos’è il “culto” e di conseguenza come ci si sta durante il culto.  Ricordo solo che fino a non molti anni fa le riunioni di preghiera venivano addirittura svolte a “porte chiuse”. Perché? In tutte le riunioni di culto, ma soprattutto durante le riunioni “pentecostali” di preghiera, si palesava una potente presenza dello Spirito Santo che: " operava con segni, prodigi, doni ed opere potenti”  Ebrei 2:4. Il rischio della distrazione e della partecipazione passiva A parte la distrazione che può rec...

Relazioni tossiche: “Non tutto ciò che sembra amore viene da Dio”

E se uno tenta di sopraffare chi è solo, due gli terranno testa; una corda a tre capi non si rompe così presto. Ecclesiaste 4:12 Il legame sano è fondato sul rispetto, comunicazione aperta e supporto reciproco, libertà nello esprimere i propri pensieri e nelle scelte, dove entrambe le parti mantengono la propria autonomia avendo spazio per i propri interessi.  Il rispetto e l'ascolto rafforzano la relazione valorizzando le opinioni e i sentimenti dell'altro. Quando la relazione diventa tossica  Una relazione diventa tossica quando i comportamenti di uno o entrambi le parti causano sofferenza emotiva, psicologica o fisica, danneggiando il benessere e la salute dell'altro.  Queste relazioni possono manifestarsi in vari contesti come amicizia, famiglia, relazioni sentimentali e ambienti lavorativi.  Si presentano spesso con manipolazione , controllo , mancanza di rispetto, empatia, gelosia ossessiva e critico continuo, ma possono nascondersi anche con atteggiamenti a...

Segni e simboli della Bibbia: guardare oltre l’ombra

La Bibbia non parla solo con parole, ma anche con segni e simboli .  L’acqua, il fuoco, la colomba, l’olio, il sangue, l’agnello, il pane, il vino, la luce, le tenebre… ogni immagine è stata scelta da Dio per rivelare la sua volontà, il carattere di Cristo e la realtà del Regno dei cieli.  Questi simboli non sono invenzioni poetiche, ma strumenti con cui Dio ci parla ancora oggi.  Spesso, però, nella religione o in usi superficiali, i simboli vengono fraintesi, ridotti a rituali vuoti o trasformati in oggetti di superstizione.  Gesù stesso affronta questo problema quando i farisei e i sadducei gli chiedono un segno dal cielo:   Questa generazione malvagia e adultera chiede un segno; e segno non le sarà dato, tranne il segno del profeta Giona” (Matteo 12:39).  Con queste parole, Gesù ci ricorda che la vera potenza dei simboli non risiede nell’apparenza, ma nel compimento della volontà di Dio.   Il segno più grande è Lui stesso: la croce, la Sua morte ...