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Relazioni tossiche: “Non tutto ciò che sembra amore viene da Dio”

E se uno tenta di sopraffare chi è solo, due gli terranno testa; una corda a tre capi non si rompe così presto. Ecclesiaste 4:12

Il legame sano è fondato sul rispetto, comunicazione aperta e supporto reciproco, libertà nello esprimere i propri pensieri e nelle scelte, dove entrambe le parti mantengono la propria autonomia avendo spazio per i propri interessi. 

Il rispetto e l'ascolto rafforzano la relazione valorizzando le opinioni e i sentimenti dell'altro.


Quando la relazione diventa tossica 

Una relazione diventa tossica quando i comportamenti di uno o entrambi le parti causano sofferenza emotiva, psicologica o fisica, danneggiando il benessere e la salute dell'altro. 

Queste relazioni possono manifestarsi in vari contesti come amicizia, famiglia, relazioni sentimentali e ambienti lavorativi. 

Si presentano spesso con manipolazione, controllo, mancanza di rispetto, empatia, gelosia ossessiva e critico continuo, ma possono nascondersi anche con atteggiamenti apparentemente normali subdoli e silenziosi.

Un aspetto particolarmente delicato riguarda la coppia.

Che sia l’uomo o la donna a esercitare il controllo, spesso lo fa attraverso frasi svalutanti, atteggiamenti minacciosi o comportamenti alternati tra vicinanza e distacco. 

Questo genera confusione, sensi di colpa, inadeguatezza e insicurezza, al punto da mettere in dubbio il proprio valore. 

La mancanza di ascolto dei bisogni e delle emozioni dell’altro diventa una forma di dominio che trasforma la relazione in uno squilibrio: uno comanda, l’altro subisce.

Dare sempre priorità ai bisogni dell’altro, senza sentirsi mai visti o accolti, diventa soffocante.

È fondamentale riconoscere che le relazioni tossiche hanno effetti concreti e dannosi anche sulla salute mentale e fisica

Per questo non bisogna sottovalutare i segnali. Spesso si resta in silenzio per paura del conflitto, ma la verità è che il silenzio alimenta la sofferenza. 

La Parola di Dio ci ricorda che siamo chiamati a vivere relazioni di amore, rispetto e reciproco sostegno, non in catene di paura o manipolazione.



Gestire le relazioni difficili con resilienza e dialogo 

Nelle relazioni difficili la resilienza è la capacità di affrontare conflitti, incomprensioni o momenti di crisi senza lasciarsi sopraffare emotivamente. 

Significa mantenere un equilibrio interiore, imparare dalle difficoltà e trovare modi costruttivi per adattarsi e risolvere i problemi senza rinunciare al proprio benessere. 

Il dialogo è fondamentale: parlare con persone fidate può offrire prospettive nuove e ridurre il peso emotivo.

 Non tutte le relazioni possono essere perfette, a volte accettare i limiti della situazione e/o della persona può aiutarci a trovare serenità.


Quale consiglio troviamo nella Parola di Dio

Quando abbiamo ricevuto il Signore nella nostra vita Egli ci ha donato una visione spirituale che si distacca da quella carnale. 

La Bibbia offre molti insegnamenti sulla riconciliazione, sottolineando l'importanza di ristabilire relazioni rotte, sia con Dio che con gli altri.

In 2 Corinzi 5:18-19 è scritto: “E tutto questo viene da Dio che ci ha riconciliati con sé per mezzo di Cristo e ha dato a noi il ministerio della riconciliazione;

infatti, Dio riconciliava con sé il mondo in Cristo non imputando agli uomini le loro colpe e ha posto in noi la parola della riconciliazione." 

Paolo parla della trasformazione che avviene in coloro che sono in Cristo diventando nuove creature (verso 17), e vivono non più per sé stessi ma per Dio. 

Attraverso Cristo, Dio ha ristabilito la relazione tra l'umanità e sé stesso, che era stata interrotta dal peccato. Non solo Dio ha perdonato, ma ha anche affidato ai credenti il compito di portare il messaggio della riconciliazione. 

Questo ministerio non è solo un dono, ma una responsabilità per ogni Cristiano.

La riconciliazione non è solo perdonare, ma costruire un nuovo rapporto con Dio e con gli altri. È un processo che richiede scelta, impegno e coerenza.

La Bibbia dice: “Siate benevoli e misericordiosi gli uni verso gli altri, perdonandovi a vicenda come anche Dio vi ha perdonati in Cristo.” Efesini 4:32

“Non lasciarti vincere dal male, ma vinci il male con il bene.” Romani 12:21

Questo significa che non possiamo controllare tutto, ma possiamo fare la nostra parte per mantenere la pace. 

Non sempre gli altri risponderanno bene, ma la responsabilità delle nostre azioni resta nelle nostre mani.

Allo stesso tempo, la Parola ci mette in guardia:“Non fare amicizia con l’uomo collerico, non andare con l’uomo violento, perché tu non impari le sue vie ed esponga te stesso a un’insidia.” Proverbi 22:24-25

Tradotto in pratica: scegli con cura le relazioni, non esporsi a influenze che ti portano a reazioni sbagliate, e cerca sempre il dialogo invece dello scontro.

Il perdono va offerto anche quando l’altro non si scusa: questo non è debolezza, ma forza che viene da Dio. Così mostriamo maturità spirituale e testimoniamo Cristo con il nostro comportamento.

Come dice Paolo: !Se viviamo per lo Spirito, camminiamo altresì per lo Spirito.” Galati 5:25

In poche parole: lascia che lo Spirito Santo guidi le tue scelte, rispondi al male con il bene, coltiva rapporti sani e non rinunciare alla pace.

Riconoscere una relazione tossica è il primo passo per non restarne prigionieri. 

La Parola di Dio ci invita a vivere nella pace e nell’amore, evitando ciò che ci danneggia e scegliendo rapporti che edificano. 

Custodire il cuore e camminare nello Spirito significa coltivare legami che portano vita, non catene.




Articolo scritto da: Paola Ambrosino
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