Il termine preoccupazione...
...non ci è estraneo, è piuttosto familiare, indica un’attitudine in grado di dominare l’essere umano nella sua vita fisica e mentale.
La preoccupazione è invasiva, domina il cuore, l’anima, la mente e i sentimenti.
Purtroppo si tratta di un dominio da cui gli uomini non possono sottrarsi, fuggire né tanto meno controllare, in altre parole nessuno ne è esente.
La vita di oggi ci mette davanti a sfide che perennemente ci preoccupano, problemi di varia natura che ci mettono in ansia, ci assalgono, togliendoci la serenità, tutto questo non è altro che la conseguenza del peccato che, entrando a far parte del mondo, ha prodotto la morte.
Una via così oscura nella quale non solo l’uomo si è imbattuto, e da cui non riesce ad uscire perché spiritualmente è cieco.
Cari lettori e lettrici l’obiettivo non è quello di spiegare cosa siano le preoccupazioni, sono chiari sotto gli occhi di tutti noi gli effetti, se non i danni, che arrecano alla vita degli uomini.
Basti pensare alla paura che la Bibbia definisce come una “trappola” per l’uomo, all’ansia e alla perenne angoscia che generano oppressione nella vita dell’uomo lasciandolo nel suo dolore, ma il desiderio è affermare a piena voce che, se anche dal punto di vista umano non c’è soluzione alla preoccupazione né tanto meno una via di uscita, è possibile volgere lo sguardo oltre le circostanze.
E se la domanda è:
Come posso volgere lo sguardo OLTRE?
Cosa vuol dire elevarsi al di sopra di quello che viviamo?
Beh la risposta è CRISTO, la soluzione è racchiusa nella Sua persona, in quello che Egli è, un Dio d’amore pronto ad intervenire nella tua vita, a cambiare la tua mente, i tuoi sentimenti, a scrollarti di dosso tutti quei pesi che ti arrecano le preoccupazioni.
Basta un semplice sguardo di fede, perché tutto quello che Dio chiede è semplice fede.
Infatti sta scritto: “Or senza fede è impossibile piacergli perché chi si accosta a Dio deve credere che Egli è, e che ricompensa tutti quelli che lo cercano.” (Ebrei 11:6)
CREDI TU CHE DIO POSSA FARE ANCORA QUALCOSA PER LA TUA VITA?
Il segreto è cambiare la direzione del nostro sguardo, rivolgerlo al Signore, il Dio che ha fatto il cielo e la terra, che ha ogni cosa sotto il Suo stretto controllo.
A chi non è capitato di...
...di essere sopraffatto da un peso così opprimente, tanto da sentirsi schiacciato?
Ci sono giorni, se non addirittura periodi in cui davvero non si hanno forze, la mente è come se fosse ingabbiata, pensa e ripensa sempre alle stesse cose, ci si sente venir meno anche fisicamente, giorni in cui davvero non si ha voglia di vedere e sentire nessuno, ma solo chiudersi in se stessi, ma la realtà è che proprio in quel momento si ha bisogno di aggrapparsi a Dio.
Prendere e afferrare quella potenza che viene solo dall’alto e che con grande misericordia Dio accorda alla vita di ogni persona.
Ci si può chiedere, ma allora la famiglia, gli amici, e quello che offre la vita non sono un rifugio?
La risposta è apparentemente sì, ma nella vita capiterà di ritrovarsi di fronte a circostanze che ognuno deve affrontare da soli, senza l’aiuto di nessuno, con “le spalle al muro”.
Proprio quando si tocca il fondo, quando non c’è più nulla da fare, è fondamentale ricordare che l’ultima parola spetta sempre a Dio!
Purtroppo, per un motivo o per un altro, le preoccupazioni ci saranno sempre, ma l’incoraggiamento viene dal volgere lo sguardo verso il cielo, mirando l’amore di un Dio che ha dato la Sua vita per noi.
Concludendo questa semplice meditazione non si può fare a meno di trovare conforto dalla Parola di Dio:
«Perciò vi dico: non siate in ansia per la vostra vita, di che cosa mangerete {o di che cosa berrete}; né per il vostro corpo, di che vi vestirete. Non è la vita più del nutrimento e il corpo più del vestito?
Non siate dunque in ansia per il domani, perché il domani si preoccuperà di sé stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno.
(Vangelo secondo Matteo 6:25-34)
Articolo scritto da: Sonia Salvetti
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