Passa ai contenuti principali

Promessa Mantenuta


Promessa Mantenuta

“Il SIGNORE diede dunque a Israele tutto il paese che aveva giurato ai padri di dar loro, e i figli d’Israele ne presero possesso, e vi si stanziarono. 

E il SIGNORE diede loro pace da ogni parte, come aveva giurato ai loro padri; nessuno di tutti i loro nemici poté resistere davanti a loro; il SIGNORE diede loro nelle mani tutti quei nemici. 

Di tutte le buone parole che il SIGNORE aveva dette alla casa d’Israele non una cadde a terra: tutte si compirono.” (GIOSUE’ 21:43-45)

È magnifico poter essere un figliuolo di Dio, un privilegio appartenere al Suo popolo, così da poter essere parte integrante delle Sue promesse che non vengono mai meno. 

Sappiamo, purtroppo, che il nostro essere carnale ci porta a rallentare i tempi, a deviare dal percorso, a scoraggiarci non vedendo la meta.


Il tempo

Anche il popolo di Israele dovette attendere il tempo giusto della promessa. Dalla promessa fatta ad Abraamo all’entrata nella Terra promessa passarono circa 700 anni. 

Quando Dio ci fa una promessa non vediamo l’ora che si compia. Abbiamo fretta di essere esauditi, quasi nell’immediato. Eppure, cos’è il tempo se non altro la percezione degli eventi che si susseguono. 

Esso è anche un limite che Dio ha messo all’uomo, ricordando che “Nel principio” Dio creò il tempo.

“Prima che i monti fossero nati e che tu avessi formato la terra e l’universo, anzi, da eternità in eternità, tu sei Dio.” (Salmo 90:2)

Da ciò comprendiamo che Dio è eterno, non è sottoposto al tempo. Il tempo può essere maestro per la nostra maturità spirituale. 

Attendiamo con pazienza e serenità, affinché il nostro cuore non sia turbato, i tempi della promessa di Dio, che di certo sono perfetti, né in anticipo né in ritardo. Così che la nostra fede possa crescere rendendoci ubbidienti.

Il percorso

Il popolo d’Israele vagò quaranta anni nel deserto fino a giungere alla terra promessa, non fu di certo semplice il percorso.

Anche noi, forse in questo momento, ci ritroviamo a vagare nel deserto, nella valle del dolore, della povertà, nell’indigenza, nell’abbondanza; quasi non riusciamo più ad avere quella pace, quella gioia di quando siamo partiti. 

Qualcosa sembra essere cambiato in noi, nel credere di aver fatto scelte giuste, spinti più dalla nostra intraprendenza che dallo Spirito Santo abbiamo deviato il percorso. 

Ci capita che nell’essere stanchi, di essere sottopressione, non siamo spinti a fare scelte coraggiose ma immaginiamo come Lot, “che le pianure di Sodoma fossero migliori delle montagne”, e ci siamo ritrovati a vivere all’estremità della volontà di Dio, dove l’apatia e la pigrizia ci fanno da padrona. 

È vero che Dio non ci fa conoscere il percorso, il tempo ma possiamo dire come Mosè:

“Mosè gli disse: «Se la tua presenza non viene con me, non farci partire di qui.” (ESODO 33:15)

Questo è ciò che è importante, LA PRESENZA DI DIO. Avendo la Guida per eccellenza, anche se sarà tortuosa la strada non sarà un problema ma diventerà ogni cosa per la Gloria di Dio.




Il nostro essere

Il nostro stato fisico, morale e spirituale è e sarà sempre attaccato dal nemico dell’anime nostre.

Il SIGNORE disse a Satana: «Ebbene, tutto quello che possiede è in tuo potere; soltanto, non stender la mano sulla sua persona». (GIOBBE 1:12)

Di certo sappiamo per fede che la battaglia è già vinta, ma capita che nel durante della nostra vita, nell’adempimento delle promesse, siamo scoraggiati, deboli ed erranti, pensando quasi di essere sconfitti.

Eppure, una volta ottenuta la promessa di Dio comprendiamo come prima cosa che Dio è fedele ed ogni cosa coopera per il bene di chi lo ama, ma comprendiamo anche che il nostro essere è stato fortificato, la nostra spiritualità è maturata, la nostra fede è cresciuta. 

(2 CORINZI 4:16)
“Perciò non ci scoraggiamo; ma, anche se il nostro uomo esteriore si va disfacendo, il nostro uomo interiore si rinnova di giorno in giorno”.

Nonostante a volte non comprendiamo in che modo Dio possa compiere le Sue promesse verso di noi, non perdiamo mai la fede.

Noi attendiamo con fervore la promessa fatta da Cristo, che è la più importante, quella della Sua seconda venuta, per poter un giorno godere per l’eternità insieme a Lui.

«Il vostro cuore non sia turbato; credete in Dio, e credete anche in me!

Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore; se no, vi avrei detto forse che io vado a prepararvi un luogo?

Quando sarò andato e vi avrò preparato un luogo, tornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io, siate anche voi; e del luogo dove io vado, sapete anche la via». (GIOVANNI 14:1-4)

Dio ci Benedica



(lascia un commento)
⬇️



Commenti

Post popolari in questo blog

L’invidia | “Un cuore calmo è la vita del corpo, ma l’invidia è la carie delle ossa.” (Proverbi 14:30)

È inevitabile: almeno una volta nella nostra vita, l’invidia  ha causato malessere in noi. Odiamo provare sentimenti negativi come l’invidia, e  spesso fatichiamo a gestirla, quasi come se si alimentasse da sé. Cosa possiamo fare per trasformare questo sentimento negativo in amore? C’è bisogno di tanto lavoro ma anche tanta onestà ad  ammetterlo, è solo in quell’istante possiamo chiedere  aiuto a Dio. Analizziamo dei punti per poter approfondire il tema:  1. Cos’è l’invidia? Perché è importante per noi capire come ci influenza oggi? L’invidia è quel sentimento di disagio che cresce quando si desidera ciò che l’altra persona possiede, che si tratti di beni materiali, di successi, qualità personali o relazionali. Il mondo in cui viviamo è un terreno fertile per lo spirito d’invidia: “L’invidia fa marcire le  ossa” dice lo scrittore dei Proverbi, è veleno per il cuore; non solo può essere dannosa  per chi la prova, ma può anche provocare dolore e soffere...

L'ansia | “Or la fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di realtà che non si vedono.” (Ebrei 11:1)

Durante la nostra quotidianità, incontriamo molteplici ostacoli allo scorrere sereno delle nostre esistenze. Talvolta essi possono indurre in noi pensieri che portano con sé pesi troppo grandi per essere gestiti con facilità.   Scuola, famiglia, lavoro, relazioni, bollette da pagare, malattie, ciò che non si conosce: “ l’ignoto ” ecc. Probabilmente ci sarebbero una miriade di situazioni diverse da poter elencare ma, ognuno di noi può aver affrontato o affronterà una situazione pesante. E forse perdiamo di vista il versetto sopracitato. Quando ci troviamo ad af frontare il famoso “ignoto”  può scattare in noi uno sta to ansioso, ma la Bibbia in  questo caso ci ricorda: (Filippesi 4:6-8) ”Non  angustiatevi di nulla...” il ver so continua “e la pace di Dio  che supera ogni intelligenza cu stodirà i vostri cuori e i vostri  pensieri.”  Parlare di Ansia ricopre un  vasto argomento, troppo  complesso da trattare in po che righe, quindi in bre...

Pensieri ed emozioni: la loro influenza sulla tua salute!

  Scegli bene ciò che pensi! La nostra testa è un po’ come un labirinto, pieno di pensieri e sentimenti che creano un mondo dentro di noi. Questo mondo influisce su come vediamo le cose intorno a noi e su come ci sentiamo fisicamente. Proverbi 4:23 dice: “Custodisci il tuo cuore più di ogni altra cosa, perché da esso procedono le sorgenti della vita.” Questo versetto sottolinea l’importanza di custodire il cuore come il centro delle emozioni, dei pensieri e dell’essenza stessa della vita.  Implica prestare attenzione a ciò che alimenta e influenza la nostra mente e le nostre emozioni, poiché da essa derivano le azioni della vita quotidiana. I pensieri e le emozioni che coltiviamo influenzano il nostro benessere, dimostrando il potente legame tra mente, emozioni e salute del corpo. Infatti in Proverbi 17:22 è scritto: “Il cuore allegro è un buon rimedio, ma uno spirito spezzato secca le ossa.” Ciò significa che un cuore allegro è un cuore che prova un sentimento di gioia. La...