Emozione senza controllo?
La rabbia è una di quelle emozioni che fanno parte dell’essere umano a prescindere dall’età, dalla cultura e dall’etnia di appartenenza.
Deriva dall'istinto di difendersi per sopravvivere nell'ambiente in cui ci si trova.
Quindi possiamo dire che è una risposta naturale a situazioni percepite come minacciose o ingiuste; come ad esempio un torto subito, la violazione dei propri diritti, delle disuguaglianze, o semplicemente verso qualcosa che ostacola il raggiungimento di un obiettivo.
Causa scatenante?
Tra le cause della rabbia possiamo trovare l’accumulo di stress e tensione, eventi ed esperienze traumatiche o ancora insicurezza e bassa autostima.
Allo stesso modo anche il non poter controllare eventi della propria vita può creare un senso di impotenza che spesso sfocia in rabbia.
Infine, possiamo trovare problemi relazionali, ossia problemi di comunicazione o conflitti familiari.
La rabbia non gestita accuratamente può influenzare negativamente le relazioni interpersonali e la qualità di vita, causando isolamento e un comportamento aggressivo verso se stessi o gli altri.
A riguardo, cosa trovo scritto nella Parola di Dio?
Anche la Bibbia parla di quest’emozione, descrivendola con tre termini diversi: sdegno, collera e risentimento; proprio come leggiamo in Efesini 4: 26-31:
“Adiratevi e non peccate; il sole non tramonti sopra la vostra ira” “Via da voi ogni amarezza, ogni cruccio e ira e clamore e parola offensiva con ogni sorta di cattiveria!”
Il termine “adiratevi” non deve essere interpretato come un qualcosa di negativo, piuttosto come una giusta indignazione o sdegno santo, ossia un risentimento profondo verso qualcosa che offende il senso morale e spirituale.
Esso mira a difendere la verità e la rettitudine proprio come fece Gesù al tempio dove rovesciò i tavoli dei venditori: “
Gesù entrò nel tempio, e ne scacciò tutti quelli che vendevano e compravano; rovesciò le tavole dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombi.
E disse loro: È scritto: «La mia casa sarà chiamata casa di preghiera, ma voi ne fate un covo di ladri »”.
Matteo 21:12-13. Il termine “cruccio”, invece, viene inteso come “collera”, ovvero la rabbia che spesso si manifesta in modo improvviso con atti e parole violente.
Essa può manifestarsi a causa di emozioni non accuratamente controllate che poi sfociano in un’esplosione d’ira.
Infine, abbiamo il termine “ira” inteso come qualcosa di duraturo, che con il tempo cresce sempre di più.
È uno stato persistente di ira verso qualcosa o qualcuno che, annidato nell’anima, ha come scopo quello di distruggere la pace che ci dona il Signore.
Tutto ciò possiamo notarlo nei farisei, i quali, mossi da una profonda irritazione verso Gesù e i Suoi insegnamenti, Lo perseguitarono fino a condurLo sulla croce.
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