(Ecclesiaste 3:11)
“Dio ha fatto ogni cosa bella al suo tempo.”
Il Signore nella Sua infinita saggezza ha creato ogni cosa perfetta, tutto nel creato che ci circonda ha un collocazione ben definita, un suo posto dove può e deve essere ciò per cui è stata creata!
In questa cornice di perfezione Dio ha collocato l’uomo e la donna come compimento alla Sua opera, l’uomo e la donna come compagni, complementari tra di loro, non padrone e serva, ma la donna come dono all’uomo come un “aiuto convenevole”.
Il peccato, però, ha rotto quest’equilibrio e ciò che il Signore aveva progettato come una vita armoniosa è diventata sopraffazione e prepotenza.La disubbidienza
In Genesi al capitolo 3 c’è una condanna per la disubbidienza, sia per l’uomo “il suolo sarà maledetto per causa tua…mangerai il pane con sudore” che per la donna “ i tuoi desideri si volgeranno verso tuo marito ed egli dominerà su di te”.
Questa è la conseguenza del peccato di Adamo ed Eva!
Dio aveva stabilito un’armonia tra l’uomo e la donna che si è infranta con la disubbidienza, ciò ha provocato una serie di reazioni che si possono vedere nel corso della storia dell’umanità, un sentimento di prepotenza e violenza tra gli uomini che sembra ancor più amplificato al giorno d’oggi.
Ad una lettura superficiale e approssimativa della Bibbia potremmo pensare che questo sia un libro maschilista e molto più rivolto alla figura maschile che femminile ma uno sguardo più attento ed accurato rivela, invece, una realtà completamente diversa, il Signore ha un riguardo per la figura femminile molto più profondo di quanto immaginiamo.
Il ruolo della donna
Innanzitutto il Signore ha dato alla donna una possibilità unica: essere madre!
Questa può essere definita un’esperienza miracolosa, una vita che nasce nel corpo di una donna e proprio per questa facoltà, la donna assume un ruolo fondamentale nella vita familiare, Dio fa ogni cosa perfetta “D'altronde, nel Signore, né la donna è senza l'uomo, né l'uomo senza la donna.
(1 Corinzi 11:11-12)
"Infatti, come la donna viene dall'uomo, così anche l'uomo esiste per mezzo della donna e ogni cosa è da Dio.”
Inoltre la storia biblica è costellata di donne che hanno avuto un ruolo importante nella storia di Israele, non possiamo dimenticare la madre di Mosè, la madre del Samuele, donne che con il loro insegnamento hanno formato uomini arresi nelle mani di Dio.
Nel Nuovo Testamento, troviamo nel primo capitolo di Matteo due donne Raab e Rut le quali, pur non appartenendo a questo popolo, hanno servito il Signore entrando a far parte della genealogia di Gesù.
Nel Vangelo di Luca notiamo come il Signore annunci la nascita di Gesù proprio ad una donna, Maria.
In seguito nel Suo ministero sulla terra Gesù stesso incontrerà molte donne sul Suo cammino e a tutte loro Egli si rivolgerà sempre con gentilezza e rispetto come con la samaritana al pozzo di Giacobbe, con la donna adultera, egli avrebbe potuto condannarle ma non lo fece e non usò con loro parole aspre o pungenti.
La donna dal flusso di sangue, quanta delicatezza verso una donna così provata!
Alla Sua resurrezione la prima persona a cui Egli si mostrò glorificato fu una donna, Giovanni 20:14-16.
La delicatezza di Dio verso la donna si evince anche dal fatto che Egli paragona la Chiesa (i credenti salvati per grazia) alla Sua sposa, che meraviglioso accostamento!
(Efesini 5:25-29)
“Mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la chiesa e ha dato sé stesso per lei, per santificarla dopo averla purificata lavandola con l'acqua della parola, per farla comparire davanti a sé, gloriosa, senza macchia, senza ruga o altri simili difetti, ma santa e irreprensibile".
“Allo stesso modo anche i mariti devono amare le loro mogli, come la loro propria persona. Chi ama sua moglie ama sé stesso.
Infatti nessuno odia la propria persona, anzi la nutre e la cura teneramente, come anche Cristo fa per la chiesa”.
L’uomo e la donna che vivono secondo l’insegnamento biblico troveranno nel loro rapporto quell'equilibrio perfetto dato dal Signore, senza sopraffazione né annichilimento dell’altro ma dove, ognuno nel proprio ruolo, si realizza per l’edificazione della propria casa prima nel rapporto coniugale, poi in quello con familiare e successivamente in quello sociale.



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