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3 passi per permettere a Gesù di guarirti


(Matteo 17:14-18)
"Quando tornarono tra la folla, un uomo gli si avvicinò, gettandosi in ginocchio davanti a lui, e gli disse: «Signore, abbi pietà di mio figlio, perché è lunatico e soffre molto; spesso, infatti, cade nel fuoco e spesso nell’acqua. 

L’ho condotto dai tuoi discepoli ma non l’hanno potuto guarire». Gesù rispose: «O generazione incredula e perversa! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando vi sopporterò? Portatelo qui da me». 

Gesù sgridò il demonio e quello uscì dal ragazzo, che da quel momento fu guarito." 

Il capitolo 17 del Vangelo di Matteo è di grande importanza: nei primi versi ci mostra Gesù sul monte con i suoi discepoli, dove fa loro vivere un’esperienza spirituale unica e magnifica, per certi versi storica - la Sua trasfigurazione. 

A ciò si aggiunge l’apparizione di Mosè ed Elia, simboli della Legge e dei Profeti di Dio.

Successivamente, troviamo Gesù che scende nella Pianura, in una situazione più ordinaria: una folla lo segue, e persone bisognose si avvicinano a Lui. 

Sia che tu sia già un discepolo di Gesù, sia che tu sia un uomo o una donna che si rivolge a Lui per le prime volte, da quanto abbiamo letto, è evidente che stando con Gesù possiamo vivere esperienze straordinarie.

Gesù mette da parte la Sua gloria e i Suoi onori, persino i momenti con i discepoli, per stare con te e venire incontro al tuo bisogno, quel bisogno che nessuno comprende e che nessuno riesce a risolvere.

(Salmo 139:2-5)
"Tu sai quando mi siedo e quando mi alzo; comprendi da lontano il mio pensiero. Tu mi circondi, mi stai di fronte e alle spalle, e poni la tua mano su di me."

Molti credono che Gesù sia troppo impegnato per prendersi cura anche dei loro problemi, altri pensano che ci sia una sorta di lista d’attesa per entrare “nelle grazie di Dio”. 

La Parola di Dio ci insegna invece che Lui conosce già il nostro bisogno e, anche quando è impegnato in cose importanti per il mondo, ha tempo di pensare a noi e di occuparsi di noi, dei nostri bisogni e delle nostre famiglie.

Gesù, quindi, conosce il nostro bisogno ed è interessato a farci del bene, ma la storia che leggiamo nel Vangelo di Matteo ci insegna che se vogliamo che Egli operi in nostro favore ci sono dei passi da fare!



1° passo: esci allo scoperto - “un uomo gli si avvicinò, gettandosi in ginocchio davanti a lui”

Fino a quel giorno, non sappiamo cosa pensasse quel padre riguardo Gesù. Non è chiaro se lo avesse già seguito o se fosse del tutto indifferente verso di Lui. 

Tuttavia, da ciò che osserviamo, la malattia del figlio lo spinge a uscire allo scoperto, a dichiarare pubblicamente la sua fede in Gesù, senza curarsi di nessuno. 

Il suo bisogno era più importante del suo orgoglio! Ci sono molti che desiderano accogliere Gesù nella propria vita rimanendo in silenzio, senza mai prendere una posizione chiara o uscire allo scoperto. 

Alcuni agiscono così per semplice vergogna o timidezzaaltri perché l’orgoglio è diventato un laccio che li immobilizza, impedendogli di fare qualsiasi passo verso Gesù. 


2° passo: riconosci il tuo bisogno - “Signore, abbi pietà di mio figlio, perché è lunatico e soffre molto.”  


Queste parole di un padre disperato per il figlio malato rivelano un’urgenza che non può più aspettare. Anche tu, non puoi più aspettare: hai bisogno di guarigione!

Questo ragazzo era considerato pazzo da tutti, persino dai suoi genitori, perché mani festava comportamenti strani, come gettar si nel fuoco o nell’acqua. 

Non riuscivano a comprendere le ragioni di tali azioni, e quindi lo etichettavano come clinicamente pazzo. 

La mente è qualcosa di insondabile. A volte, ci si comporta in modi che non riconosciamo, facciamo cose che vorremmo evitare o pensiamo pensieri che vorremmo non avere. 

Ma perché tutto questo? 
A causa del peccato. Tuttavia, Dio è in grado di guarire la tua mente! 

(Romani 12:2)
"Non conformatevi a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente."

Efesini 4:23 ci invita: a essere invece rinnovati nello spirito della vostra mente.


3° passo: confessa le tue delusioni - “L’ho condotto dai tuoi discepoli, ma non hanno potuto guarirlo."


Questo genitore aveva tentato una via parallela a quella di Gesù, affidandosi ai Suoi discepoli, ma era rimasto deluso senza ottenere risultati. 

Molti, per qualche strano motivo, provano tutto, lasciando la relazione diretta con Gesù come ultima opzione. 

Frequenta di filosofi, pensatori, religiosi, atei, si affidano 
alle preghiere della chiesa, tutto ciò senza leggere con fede la Parola di Dio e pregare direttamente l’Iddio della Parola.

(1 Timoteo 2:5-6)
"infatti c’è un solo Dio e anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo, che ha dato se stesso come prezzo di riscatto per tutti; questa è la testimonianza resa a suo tempo."

Chissà forse hai girato tante chiese, chissà quante delusioni hai dovuto affrontare. 

Forse hai sperimentato anche tu la delusione di sentirti dire “pregheremo per te, vedrai che Dio opererà”, ma poi non è cambiato nulla. 

Confessa la delusione della religione che non ha saputo darti le risposte che cercavi, la delusione per quanti ti avevano promesso aiuto e invece si sono rivelati incapaci di aiutarti. 

Tuttavia, non permettere alla delusione di confonderti.

Non credere che, se sei stato deluso in passato, lo sarai anche oggi, perché Gesù è Colui che non mente, Colui la cui parola è “sì ed amen”, Colui che è l’Alfa e  l’Omega. 

Mentre ti fai avanti, riconoscendo il tuo bisogno, Gesù è pronto a stendere la Sua mano verso di te. 

Trascorri del tempo prezioso con Lui mentre Egli tocca e trasforma la tua vita.




Articolo scritto da: Michele Sacco
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