(Atti 2:46)
“E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio, rompevano il pane nelle case e prendevano il loro cibo insieme, con gioia e semplicità di cuore.”
In questi versi troviamo un ritratto della prima comunità cristiana e, in particolare, il verso 46 descrive l’attitudine con la quale i primi cristiani affrontavano la quotidianità.
La semplicità di cuore è ingenuità e mancanza di malizia, ma anche modestia e sobrietà nel modo di vivere.
Ricordiamo l’invito di Gesù rivolto ai bambini:
(Matteo 19:14)
“Lasciate i bambini, non impedite che vengano a me, perché il regno dei cieli è per chi assomiglia a loro;”
cioè pienamente fiduciosi, senza schemi razionali. E ancora in Matteo 10:16 Gesù ci invita ad essere semplici come colombe.
L’insegnamento che Cristo vuole donarci è di avere un cuore semplice, puro ed un animo ben disposto ad accogliere la Sua parola, senza calcoli, senza titubanza, ma donandoci completamente a Lui, che è umile e mansueto.
La semplicità non è dabbenaggine né tanto meno superficialità, ma è la capacità di riscoprire e vivere l’essenziale in una vita che è invece appesantita da tante cose superflue che ci distolgono dal fare la volontà di Dio.
Gioia e semplicità di cuore sono due
indicatori della nostra fede
Che ci permettono di valutare se il nostro rapporto con Dio è ben saldo.
La gioia è uno dei frutti dello Spirito Santo (Galati 5:22), se Gli permettiamo di agire in noi, sperimentiamo una gioia autentica e duratura.
Vivere una vita consacrata, spendendo ogni giorno del tempo nella preghiera e nella lettura della Parola, fortifica la nostra fede e rende saldo il nostro rapporto con Dio.
In questo modo, il cristiano, può conservare la pace e la gioia a prescindere dalle circostanze che la vita gli presenta.
Tuttavia, le difficoltà quotidiane
Possono appesantire il nostro stato d’animo; ansia, paura e insoddisfazione possono prendere il sopravvento, se ciò accade, se ci accorgiamo di procedere con inerzia e appesantiti vuol dire che dobbiamo tornare ad un rapporto con Dio più autentico, lasciando ai Suoi piedi ogni peso e preoccupazione.
(Matteo 11:28-30)
“Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto e umile di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre; poiché il mio giogo è dolce e il mio carico è leggero.”
Commenti
Posta un commento
⬆️ Scrivi la tua considerazione sull'argomento