Apatia: uno stato d’animo che ti allontana da Dio
L’apatia è una condizione che si insinua in un cuore amareggiato, accade in una maniera cosi impercettibile che molti non si rendono conto di come si stia radicando profondamente nella loro anima e di come possa danneggiare lo spirito di un credente.
Cosa significa apatia?
Il dizionario definisce l’apatia (dal greco a-pathèia, letteralmente: “assenza di passioni”) come una forte carenza di motivazione e conseguente forte riduzione dei comportamenti finalizzati.
L’assenza di motivazione per vivere genera una drastica riduzione dell’emotività e una forte indifferenza emotiva nei confronti del mondo esterno, quindi un costante sentimento di noia nel vivere.
Dunque chi mostra apatia esprime poca o nessuna emozione; ignorando la propria condizione ci si permette di sostituire il sentimento che proviamo per Dio con questo stato d’animo che ci porta ad interrompere il nostro cammino spirituale creando una via di accesso al nemico.
Camminare con Dio
Essere credenti o meglio seguaci di Cristo significa cercare con impegno di conformare le nostre azioni e la nostra vita a quelle di Gesù, siamo anche chiamati a combattere l’indifferenza e ad amare il Signore con un cuore sincero;
quindi bisogna impegnarsi nel coltivare un rapporto personale con Dio e camminare con Lui, non permettendo a emozioni come l’apatia di indurire i nostri cuori;
(Genesi 5:24)
“Enoc camminò con Dio”
L’ apatia può insinuarsi nel nostro cuore quando si inizia a trascurare la propria comunione con Dio.
Trascurare la meditazione della parola di Dio e la preghiera ci rende poveri spiritualmente, ci rende ciechi, deboli e vulnerabili agli attacchi del nemico.
Il primo passo da fare per tornare a Cristo è riconoscere la propria condizione, che solo lo Spirito Santo ci può rivelare, cercando Dio con tutto il cuore.
(Genesi 5:24)
“Mi cercherai e mi troverai quando mi cercherai con tutto il cuore.”
L’apatia può essere sconfitta avvicinandoci a Dio, alla sua parola, all’adorazione…con un cuore desideroso di sperimentare la presenza del Signore.
Il Signore Ci Viene In Aiuto
Nella Bibbia non viene nominata la parola apatia bensì il suo concetto, cioè la mancanza di interesse.
Negli Atti degli apostoli possiamo prendere ad esempio la vicenda di Eutico il quale mentre ascoltava la parola di Dio, seduto sul davanzale della finestra, fu colto da un sonno profondo, precipito giù e venne raccolto morto (Atti 20:6-9).
Come Eutico la stanchezza può sopraffarci e portarci alla morte spirituale, uno stato in cui il credente è infelice e cerca distrazioni per compensare il vuoto che si è creato contristando sempre di più lo Spirito Santo, perdendo così la comunione con il Signore.
Nella parabola delle dieci vergini (dal vangelo di Matteo 25) che aspettavano lo sposo, non si accorsero che l’olio nelle loro lampade era finito perché nell’attesa si addormentarono, ed è per questo che Gesù le definisce disavvedute.
Pertanto il loro cuore non ardeva più per Cristo, divennero delle religiose convinte di essere nella posizione giusta davanti a Dio, ma questa condizione costò loro il regno dei cieli.
(Matteo 25:12)
“Io vi dico in verità: Non vi conosco.”
Ritornando a Eutico, il Signore si userà di Paolo per soccorrerlo e risuscitarlo dalla sua condizione di morte fisica, ma soprattutto spirituale, perché Dio ci ama, Egli è sempre pronto a rialzarci e per grazia ravvivare il dono da lui ricevuto: la salvezza.
Un cuore ardente
Non importa a quale punto siamo arrivati del nostro cammino con Dio: c’è sempre posto nel suo santo fuoco.
Se temiamo che l’ardore per Cristo si sia allontanato, facciamoci coraggio e continuiamo a sperare. Egli ha promesso che:
(Matteo 12:20)
“non triterà la canna rotta e non spegnerà il lucignolo fumante, finché non abbia fatto trionfare la giustizia.”
(tratto dal libro “Un cuore ardente” di John Bevere).
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