Altruismo: viva inclinazione o amore verso il prossimo, che si traduce in una attiva partecipazione alla risoluzione di problemi, difficoltà e necessità altrui.
Nella società attuale
Tante persone perbene aiutano il prossimo donando qualche spicciolo ai meno fortunati che chiedono aiuto ai cigli delle strade oppure facendo qualche donazione ad associazioni umanitarie.
Certo questi sono gesti apprezzabilissimi. Ciò è cosa buona!
Eppure ci sono tante azioni e gesti che potremmo ancora fare per aiutare il nostro prossimo; donare un semplice bicchiere d’acqua a colui che ne ha bisogno oppure aiutare un’anziana signora ad attraversare la strada sono solo alcuni esempi.
Probabilmente il più grande gesto d’altruismo che il mondo possa conoscere è quello di donare letteralmente la propria vita in cambio della vita di qualcun altro.
Diversi sono gli esempi che ci ricordano questo tipo di amore e di altruismo; è famoso per noi italiani il gesto eroico del carabiniere Salvo D’Acquisto che durante la seconda guerra mondiale si sacrificò prendendo il posto di 22 civili destinati alla fucilazione da parte dei
nazisti.
Ovviamente quando pensiamo a queste dimostrazioni di altruismo non possiamo non ricordare il più grande atto d’amore che il mondo abbia mai conosciuto, quando Gesù, il figlio di Dio, l’Unigenito, è morto in croce al posto mio e tuo.
Non era tenuto a farlo, nessuno l’aveva costretto, eppure Lui:
(Filippesi 2:6-8)
“non considerò l’essere uguale a Dio qualcosa a cui aggrapparsi gelosamente, ma svuotò se stesso, prendendo forma di servo, divenendo simile agli uomini; trovato esteriormente come un uomo, umiliò se stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce.”
Un gesto d'amore
Alla luce di questo gesto d'amore le parole che Gesù rispose al dottore della legge (che lo interrogava su come fare per ereditare la vita eterna) assumono un significato ancora più profondo perché fu proprio lui a dare per primo l’esempio:
(Luca 10:26-27)
“Nella legge che cosa sta scritto? Come leggi?” Egli rispose: “ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l’anima tua, con tutta la forza tua, con tutta la mente tua, e il tuo prossimo come te stesso”
Continuando ad insegnare a tal proposito Gesù spiegò, attraverso la parabola del buon samaritano, chi potrebbe essere per noi il prossimo, facendoci capire che non dobbiamo essere indifferenti ai problemi delle persone che incontriamo sul nostro cammino, ma che al contrario siamo tenuti a prenderci cura di chi è nel bisogno, mostrando loro compassione e misericordia.
È bello notare che questi insegnamenti che Gesù dava non erano altro che un proseguimento degli insegnamenti che Dio Padre aveva dato al Suo popolo nell’antico testamento.
Il Signore fin dal principio ha sempre insegnato al suo popolo di prendersi cura del prossimo.
(Deuteronomio 24:19-22)
“i covoni dimenticati non vanno raccolti servono per lo straniero, l’orfano e la vedova”.
(Deuteronomio 22:1-2)
“se vedi smarrirsi il bue o la pecora del tuo prossimo, tu non farai finta di non averli visti, ma avrai cura di ricondurli al tuo prossimo.”
Aiutare il prossimo è fondamentale per la vita del credente.
Dio Padre ci ha insegnato a prenderci cura del povero e della vedova, Gesù ci ha mostrato praticamente come farlo ma abbiamo bisogno dell’aiuto e della guida dello Spirito Santo per alimentare questo sentimento nelle nostre vite.
Possa il Signore arricchire il nostro cuore facendoci raggiungere questa predisposizione di cuore.
Dio ci Benedica
Articolo scritto da: Anna Sciortino
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Cosa ti motiva a compiere atti di altruismo?
È un senso di dovere, empatia, desiderio di fare del bene o altro?
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