Siamo così tanto abituati a suoni, notifiche e voci, che spesso viviamo il silenzio con un certo disagio.
Un cellulare che non squilla o una sala d’attesa nella quale nessuno parla, ci inquietano.
E quando non riusciamo ad ascoltare la voce di Dio?
Non riuscire ad ascoltare Dio ci mette in crisi e ci spiazza; sentirsi come in una bolla, isolati dalla “Parola” di Dio, per il credente diventa una situazione insopportabile.
Ma il silenzio non è assenza di comunicazione, anzi è uno dei tanti modi attraverso i quali il Signore ha deciso di parlarci.
Vogliamo considerare innanzitutto che a volte il silenzio di Dio è aperto dissenso
(Salmi 50:21).
"Hai fatto queste cose, io ho taciuto, e tu hai pensato che io fossi come te; ma io ti riprenderò, e ti metterò tutto davanti agli occhi."
A volte si ha la sensazione che quando il Signore tace, vuol dire che Egli acconsente...ma la realtà è completamente diversa.
Spesso cerchiamo un’approvazione dall’alto che non arriva, un timido segnale che dia forza alle nostre decisioni poco sante.
Qualche volta il Signore non ci dice apertamente “no”, ma si limita a non rispondere.
Cosa si può dire ad Erode, desideroso di vedere miracoli ed affascinato dalla possibilità di ascoltare questo predicatore così popolare, ma per nulla disposto ad aprire il suo cuore alla verità?
Gli rivolse molte domande, ma Gesù non gli rispose nulla.
Perché non esternare il proprio disappunto? Perché non metterlo di fronte alle proprie responsabilità?
Verso tanti peccatori, noi compresi, Gesù ha sempre avuto parole di perdono, di salvezza e di misericordia, ma di fronte alla caparbietà e alla sfacciataggine dell’uomo, il Signore non risponde.
Lavatevi, purificatevi, togliete davanti ai miei occhi la malvagità delle vostre azioni; smettete di fare il male; imparate a fare il bene…Poi venite, e discutiamo, dice il Signore!
Dal silenzio ad una discussione franca e sincera; quando ci si mette nelle condizioni giuste, Dio rompe il silenzio.
Commenti
Posta un commento
⬆️ Scrivi la tua considerazione sull'argomento