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La musica cristiana, uno strumento di lode


Qualcuno ha detto che la musica è la colonna sonora della vita

In ogni epoca la musica ha scandito le sue note distinguendo le varie civiltà e culture sociali nei singoli continenti. 

Essa ha sempre accompagnato, con melodie appropria te, i vari percorsi della vita sociale: 

la nascita di un bambino, il passaggio delle stagioni, i festeggiamenti per i nuovi monarchi, ecc... fino alla dipartita del singolo dal mondo terreno. 

Attraverso i vari sensi l’uomo prende co scienza del mondo che lo circonda e quindi anche della musica.

Il risultato che quest’ultima produce nell’intimo ha vari effetti quali: 

emozionante, rilassante, eccitante, deprimente, edificante. 

Per il cristiano quello che conta è la par te che resta, ovvero quella che edifica, così come per ogni cosa. 

Per raggiungere tale scopo la musica deve essere accompagnata dal canto.

Un testo di un canto (frutto di esperienza di vite trasformate), testi che innalzano il nostro Signore (testi che ricordano e rafforzano i nostri principi di fede e di dottrina);

accompagnati dalla melodia appropriata, risultano per il credente di una santa edificazione personale che lo portano ad esaltare e dare gloria al proprio Salvatore.


Nella Bibbia notiamo che le due cose (musica + canto) contribuiscono alla lode a Dio

Il re Davide, “il dolce cantore di Israele”, era un noto musicista, autore di innumere voli salmi di lode ed esaltazione a Dio (Salmo 150).

Egli si dedicò durante la sua vita allo studio della musica ed alla sua evoluzione espressa con vari strumenti musicali, alcuni dei quali da lui costruiti (Neemia 12:36).

Il canto è parte integrante della cultura biblica. 

Sia nell’antico che nel nuovo testamento ricordiamo il canto di lode e di ringraziamento espresso da Mosè e dal popolo quando, usciti dall’Egitto, approdarono miracolosamente sull’altra sponda del Mar Rosso (Esodo 15:1-21).

Il canto di Deborah di gratitudine, di lode ed esaltazione per la vittoria sui nemici di Israele (Giudici 5).

Il canto solenne di adorazione eseguito dal coro sulle mura di Gerusalemme quando esse furono riedificate (Neemia 12:27-43).

Il canto di lode e di adorazione di Maria quando apprese ed accettò il piano Divino per essere stata scelta quale madre di Gesù (Matteo 1:46-56).

Il canto di lode e di adorazione che era parte integrante dei culti che Gesù ed i suoi discepoli offrivano al Padre Celeste (Matteo 26:30).

Il canto di lode ed adorazione che viene offerto a Dio perfino in momenti di sofferenza e di disagio, in ambienti poco consoni per lodarLo, quale può essere una cella di prigione nella città di Filippi per Paolo e Sila (Atti 16:25).

L’apostolo Paolo esortava i credenti di Colossesi a cantare di cuore a Dio, sotto l’impulso della grazia, salmi, inni e cantici spirituali (Colossesi 3:16).

Il canto, unico nel suo genere, che solo i redenti potranno cantare (Apocalisse 14:2-3).

Negli ultimi decenni la musica cristiana ha subito notevoli cambiamenti: dal nuovo cd in uscita dei vari gruppi musicali o singoli artisti si è passati mediante i social ad avere accesso a tutto il repertorio “planetario” di canti e musica cristiana, con i relativi generi e nuove tendenze.

Non c’è nulla di male nel vedere su uno schermo o in presenza un concerto cristiano ma l’atmosfera che si crea in essi è molto spesso soltanto frutto delle emozioni che tali musiche (e luci) producono.

Il cristiano maturo sa riconoscere e, di conseguenza ritenere ciò che edifica; egli è un credente che sa discernere e giudicare quando certe melodie e testi non sono edificanti.

Lasciamoci guidare dallo Spirito Santo nell’ascolto e quindi nel canto di nuovi cantici. 

Solo in questo modo il nostro spirito sarà edificato e pronto per dare tutta la gloria al nostro Signore e Salvatore Cristo Gesù.




Articolo scritto da: Enzo Polito
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