L’apostolo Paolo inizia il capitolo 11 di Primo Corinzi riconoscendo il buono atteggiamento con la quale, i fedeli di Corinto, avevano accettato e conservato le sue istruzioni.
È proprio tra queste istruzioni di grande importanza che Paolo inserisce anche la questione del velo, che ieri come oggi, era oggetto di controversia tra coloro che dichiarano il velo come un elemento del passato;
mentre, grazie a Dio ci sono coloro che riconoscono tale insegnamento come ancora valido poiché la Parola di Dio non passa ma rimane in eterno.
Notiamo che l’insegnamento di Paolo non è diretto solo alla donna, come generalmente si crede, ma anche all’uomo.
Infatti 1 Corinzi 11:4 il primo riferimento è proprio per l’uomo che non deve coprirsi il capo durante il culto perché ciò sarebbe causa di disonore verso Cristo, e parimente al verso 5 Paolo dichiara che anche la donna deve riguardarsi per non cadere nel disonore che, contrariamente all’uomo, per evitare ciò deve velarsi il capo.
Vediamo quali sono i motivi di tale insegnamento
Paolo mostra il significato di ciò per quanto concerne la creazione, poiché l’uomo è il primo ad essere stato creato, è definito come ad “immagine di Dio”, e per tale ragione non deve velare il capo durante la celebrazione del culto al Signor;
mentre la donna che fu tratta dall’uomo, è definita come la gloria dell’uomo, e per tale motivo deve velarsi il capo.
Questo è un equilibrio che il Signore richiede all’interno della sua creazione. Paolo continua dichiarando nel verso 11 che tutto ciò, non pone l’uomo come più importante della donna, infatti dichiara che nel Signore la donna non può fare a meno dell’uomo e ne l’uomo può fare a meno della donna.
La loro esistenza dipende l’uno dall’altro.
Quindi è chiaro che in questo insegnamento, sia l’uomo che la donna, sono istruiti pienamente per poter avere piena comunione con Dio durante il culto, evitando di cadere in una condizione di disonore, così come dichiarato dalla Parola di Dio.
Altra questione che Paolo pone davanti alla donna cristiana è il decoro
Nel fare ciò chiede di essere noi stessi giudici riconoscendo che tale atteggiamento non è decoroso per la donna, poiché se rifiuta il velo e come se fosse rasa e ciò è contro la natura della donna che si adorna della sua splendida chioma, che le è stata data come un ornamento.
Un appunto molto importante a tale insegnamento è dato da Paolo nel verso 16 che definisce coloro che non accettano tale insegnamento, come in contrasto con il loro pensiero, in persone litigiose;
con tali persone Paolo non ha intenzione di portare avanti una tale controversia, il suo insegnamento è volontà di Dio, e come ogni insegnamento Divino va accettato e messo in pratica.
Se mi si chiede come rispondere a coloro che ritengono tale insegnamento non più necessario per i costumi nella quale viviamo, la miglior risposta è stata data da Paolo:
non dare spazio a coloro che intendono discutere in chiaro insegnamento di Dio poiché la vera chiesa del Signore non ha l’abitudine di litigare intorno alla Parola di Dio ma è abituata ad ubbidire ad essa, sapendo che solo ubbidendo ai suoi precetti l’anima nostra godrà delle sue benedizioni.
Questo breve scritto intorno a questo argomento vuole essere uno spunto per le nuove generazioni a non lasciarsi trascinare dietro a nuove mode che ci allontanano dalla sana dottrina, ma a rimanere fermi in ciò che la scrittura c’insegna, sapendo che ciò è il bene per le nostre anime.
Articolo scritto da: Rosaria Garofalo
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